“Hai la testa vuota come una zucca”, “Mettici un po’ di sale in quella zucca”.
Il motivo per cui molte espressioni popolari collegano la zucca alla testa umana sta nell’etimologia della parola zucca, che deriva dal latino “cocutia” e significa testa.
La somiglianza con la testa umana ha inoltre alimentato l’aspetto simbolico e spirituale da sempre legato a questa pianta a cui in passato si attribuivano poteri soprannaturali. Alcuni popoli dell’Amazzonia tuttora credono che l’uomo si sia originato a partire da zucche lanciate in acqua dal dio Sole e dalla dea Luna.
Al di là di queste informazioni dall’indubbio fascino mitico e culturale, da cui deriva anche il carnevale orrido, truculento e commerciale in stile USA, la zucca come cibo presenta proprietà nutrizionali altrettanto “straordinarie”, se consideriamo tutte le sue parti: polpa, semi e fiori.
La zucca appartiene alla famiglia delle Cocurbitaceae, piante tropicali originarie del Sud America che comprendono anche la zucchina, il cetriolo, il cocomero e il melone. Insieme al pomodoro e alla patata è stato uno dei primi ortaggi arrivati in Europa dopo la scoperta dell’America.
Nel Nordamerica la zucca costituiva un alimento fondamentale nella dieta degli Indiani: i primi coloni impararono proprio dagli Indiani a coltivarla.
La zucca si semina in primavera e raggiunge la maturazione tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.
Ma come si fa a riconoscere una buona zucca? E’ semplice: prima di acquistarla, è sufficiente “colpire” l’ortaggio con le nocche della mano verificando l’emissione di un suono sordo.
Sembra ormai consolidata la visione che la zucca sia un alimento adatto a tutti i regimi alimentari. Innanzitutto si tratta di un ortaggio a basso contenuto calorico, quindi adatto anche alle diete ipocaloriche: il suo apporto di calorie è pari a 18 ogni 100 grammi di polpa.
Da un punto di vista proteico la zucca presenta una buona varietà di amminoacidi (acido aspartico, arginina, triptofano, tirosina e acido glutammico) così come risulta ricco sia il contenuto di minerali (potassio, calcio, sodio, rame, fosforo, magnesio, ferro, selenio, manganese e zinco) sia quello vitaminico (vitamine A, B ed E). Buona anche la presenza di fibre.
Come accade per altri ortaggi o frutti dalla polpa di colore giallo-arancio, la zucca è molto ricca di beta-carotene, una sostanza dalle ben note proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che rende questo ortaggio una potente arma contro l’insorgenza di tumori e invecchiamento, favorendo anche il benessere dell’apparato circolatorio.
J Diabetes Complications.
2011 Sep-Oct; 25(5): 339-45.
2) Yoshinari O. et al. Anti-diabetic effects of pumpkin and its components, trigonelline and nicotinic acid, on Goto-Kakizaki rats.
Biosci Biotechnol Biochem. 2009 May; 73(5): 1033-41.
3) Kwon YI et al. Health benefits of traditional corn, beans, and pumpkin: in vitro studies for hyperglycemia and hypertension management.
J Med Food. 2007 Jun; 10(2): 266-75
Inoltre nel 2007 in Massachussets, è stato pubblicato uno studio condotto sui nativi Americani che, avendo abbandonato le loro vecchie e sane abitudini alimentari (dieta a base di mais, fagioli e zucca) per una dieta più “occidentale” a base di cibi raffinati e grassi saturi, presentano alte incidenze di obesità, diabete e ipertensione. Questo studio identifica proprio nella zucca l’ortaggio capace di mantenere regolari i livelli di glicemia, favorendo un riequilibrio del peso corporeo e indicando quindi la zucca come un alimento adatto alla prevenzione del diabete, dell’ipertensione e del sovrappeso (3).
Non tutti sanno che la zucca può essere mangiata anche cruda o frullandola e bevendone il succo, cosa che garantisce una maggiore conservazione del contenuto vitaminico. La zucca inoltre ha proprietà lassative quindi è indicata per il trattamento della stitichezza.
Della zucca si mangiano anche i semi che possono essere consumati sia come spuntino, sia per condire deliziose insalate, zuppe o verdure saltate in padella. Essi hanno un elevato contenuto di proteine e grassi insaturi. Sono un’ottima fonte di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, un neurotrasmettitore chiave nel controllo del sonno e degli stati emotivi che contribuisce a garantirci buonumore e un sano riposo nelle ore notturne. La ricchezza in magnesio li rende un alimento utile per il benessere cardiaco, mentre la presenza di fitosteroli contribuisce al mantenimento di bassi livelli di colesterolo nel sangue.
5) Hong H. et al. Effects of pumpkin seed oil and saw palmetto oil in Korean men with symptomatic benign prostatic hyperplasia.
Nutr Res Pract. 2009 Winter; 3(4): 323-7.
Un’altra interessante caratteristica dei semi di zucca include il fatto che sono indicati nelle infezioni da tenia (verme solitario) perché in essi è contenuta la cucurbitina, una sostanza con proprietà vermifughe (4). Dai semi di zucca inoltre si estrae un olio che sembra avere effetti benefici per la prostata (5).
I fiori di zucca infine rappresentano una prelibatezza del palato, ma sono anche ricchi di vitamina A e posseggono proprietà diuretiche.
In conclusione la zucca può rappresentare un eccellente alleato del nostro benessere fisico, ma anche psichico. E’ davvero un ortaggio molto versatile di cui non si butta via niente e che può entrare in innumerevoli ricette. Nella cultura culinaria del nostro Paese è presente in piatti che vanno dall’antipasto al dolce, garantendo un apporto sano ed equilibrato di nutrienti. Una volta tanto fantasia, gola e medicina vanno d’accordo.
L'articolo Sale in zucca, ma soprattutto in corpore sembra essere il primo su Gazzetta Gastronomica.